MIGRANTI IN UN RESIDENCE DI ROSETO DEGLI ABRUZZI: LE OPINIONI

immigratiIn riferimento agli arrivi di migranti in un residence di Roseto degli Abruzzi, il segretario provinciale del Fronte Nazionale, Luigi Felicioni, dichiara quanto segue:

“Siamo preoccupati – dice Felicioni – perché non vediamo elementi e interventi tangibili che possano garantire la sicurezza del popolo rosetano da parte dell’impositore massimo: la prefettura di Teramo. E’ grave che Il popolo rosetano non abbia il diritto di sapere quanti sono, da quali Stati provengano, se si tratta di singoli elementi oppure nuclei famigliari e sopratutto,quali sono i programmi in merito da parte del Prefetto per la città di Roseto. Non ci piacciono poi i silenzi imbarazzati dei diversi componenti dell’amministrazione di “centrodestrina” rosetana.
Roseto e i Rosetani non meritano questa assurda fumosità!
Roseto è riuscita a difendersi negli anni dal fenomeno delinquenziale della prostituzione (Silvi e Alba Adriatica insegnano…), mentre oggi crediamo che la città, di fronte a queste imposizioni e ai presunti numeri, si trovi davanti ad un deciso bivio: quello di rischiare di perdere sicurezza personale e tranquillità. Non vorremmo inoltre che l’ampia disponibilità di posti letto del comparto cementizio di Viale Makarska, diventi un ulteriore alibi per fare di Roseto ampio e comodo approdo di queste assurde e scellerate politiche di accoglienza”

Riportiamo anche il parere di Marco Borgatti, cittadino rosetano, ex candidato sindaco.

“Saluto senza nessuna preoccupazione – afferma Borgatti – l’arrivo dei 30 migranti a Roseto.
Non bisogna mai fomentare una guerra fra poveri. La storia insegna che questo è il preludio di drammi sociali ed è la scusa ricorrente di chi “comanda” per continuare a vessare i poveri. Mai associare una etnia diversa alla delinquenza. Mai confondere criminalità ed immigrazione. Sono state espresse paure per eventuali “ribellioni” sul web che trovo assolutamente infondate. Un uomo o una donna si ribellano quando vengono vessate. Gli immigrati sono insorti a Rosarno ma ovviamente stiamo parlando di una situazione ignobile di sofferenza e schiavitù che ben è lontana dalla situazione di Roseto con i suoi 30 immigrati. La paura che molti hanno è dovuta alla non conoscenza. Esistono italiani che rubano ed immigrati a pulire le strade. Così come troverete stranieri che praticano attività illegali. Il tutto non è legato al paese di nascita ma al libero arbitrio del uomo. Troverete il bene ed il male nel vicino italiano o nel più lontano straniero.
La paura non consente di ragionare e spesso è usata da chi comanda per continuare a far davvero delle porcate. Prendete una fattispecie simile una guerra fra poveri , fra i precari ed i disoccupati. Un datore di lavoro ti costringe a lavorare di più ed a meno perché fuori c’è un disperato senza lavoro che prenderebbe il suo posto subito anche se in condizioni ignobili di orario,sicurezza e retribuzione . Chi è il nemico? Il precario? Il disoccupato? Perché il disoccupato e il precario devono temersi ? Chi ci guadagna in questa guerra ? La risposta la sapete. Funziona allo stesso modo per immigrati ed italiani. Usare la paura per guadagnare consenso è facile .Difficile è cambiare le cose davvero e vincere la paura Le parole giuste sono come molte medicine : spesso amare , poco gradite ma servono per guarire.
Aver paura che un immigrato tolga lavoro o alloggio è un pretesto montato da politici inetti per mantenersi al governo di una città o di una nazione mascherando così la loro incapacità di affrontare i problemi di casa e lavoro. Bisogna aver paura di questi politicanti incapaci non di chi ha un diverso colore della pelle”.
Luca Venanzi

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