L’ETERNO PROBLEMA DEI PARCHEGGI Sul lungomare rosetano la soluzione ci sarebbe, a basso costo

Le due strade. A sinistra viale Roma, a destra il lungomare Celommi
Le due strade. A sinistra viale Roma, a destra il lungomare Celommi

Dannati parcheggi. L’ansia di trovare un posto, possibilmente vicino allo stabilimento. Durante l’inverno il lungomare è deserto, e il problema non si pone. Ma d’estate arrivano i turisti e le macchine aumentano a dismisura, con la conseguente richiesta di parcheggi. Prima c’erano, poi è arrivata la pista ciclabile (la più pericolosa della costa), e non è stata trovata una soluzione adeguata. La pista ciclabile è necessaria, i parcheggi anche. L’idea arriva da un giovane studente di architettura dell’università di Pescara, Stefano Libbi. Il lungomare di Roseto degli abruzzi è così composto: una zona riservata al passeggio, a fianco la pista ciclabile; due corsie per il transito delle automobili, un’aiuola e una terza corsia, viale Roma, a senso unico, in direzione sud.
Ci sono due rotonde, una a nord, l’altra a sud, dove sbucano entrambe le strade. Stefano ci offre questo semplice suggerimento: per guadagnare parcheggi si potrebbe modificare la viabilità, senza stravolgerla. Il lungomare Celommi diventerebbe a senso unico verso nord, mentre viale Roma resterebbe a senso unico verso sud. In questo modo si potrebbero creare dei parcheggi su entrambe le strade. I costi sarebbero irrisori (la vernice per disegnare gli stalli e due cartelli di senso vietato). Sembra un’ottima idea. Stefano ne ha tante altre, ma per il momento le tiene per sé. Questa si può fare, anche a bassissimo costo, con il conseguente aumento dei parcheggi.

Luca Venanzi

2 thoughts on “L’ETERNO PROBLEMA DEI PARCHEGGI Sul lungomare rosetano la soluzione ci sarebbe, a basso costo”

  1. Soluzione geniale ma irrealizzabile: non costa niente e questo in Italia è un vero prpblema! Vai Stefano, l’idea è bellissima!

  2. buona idea, anche se vecchia ormai di circa 15 anni: il problema è che la viabilità interna è già praticamente utilizzata a parcheggio e quindi si guadagnerebbero pochi posti auto. Se si procedesse invece a riprogettare intelligentemente le aree “spartitraffico” probabilmente il risultato sarebbe maggiore

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