DISAVANZO NEL BILANCIO: L’OPPOSIZIONE SEMINA ZIZZANIA CERCANDO, INUTILMENTE, DI NASCONDERE LE PROPRIE RESPONSABILITÀ

 

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A Roseto l’opposizione semina zizzania, per accecare gli sprovveduti e aizzare i facinorosi contro la giunta Di Girolamo, che si è trovata costretta ad adottare provvedimenti pesanti per far quadrare i conti.

Purtroppo, la buona amministrazione deve fare scelte difficili e impopolari, quando gli ex amministratori non hanno agito secondo il Testo unico enti locali. Per questo il Partito democratico di Roseto esprime il proprio incondizionato appoggio al primo cittadino, Sabatino Di Girolamo, per gli inusitati e ingenerosi attacchi alla sua persona, minacciata, fuori microfono, durante il consiglio con frasi del tipo “Ti massacriamo” e ingiuriato con termini fortemente offensivi come “vile” e “meschino”.

Nell’ultimo consiglio comunale, evidentemente preoccupati di dover rispondere delle proprie responsabilità, gli ex amministratori hanno armato un improbabile pandemonio con l’unico obiettivo di nascondere la verità.

L’ex sindaco Pavone, tra l’altro, ha anche ammesso, durante l’assemblea civica, che il disavanzo (ricordiamolo, di 2 milioni e 712 mila euro) c’era e che in tre anni loro l’avrebbero ripianato, non si sa come!

L’ex presidente del Consiglio comunale, Nicola Di Marco, ha sostenuto che all’epoca dell’approvazione del conto consuntivo avrebbe comunicato l’errore a tutti i consiglieri; è vero ma il consuntivo è stato approvato poi senza correzione.

I precedenti amministratori sostengono che si è trattato di un errore formale. Non è così: è stato un bilancio sbagliato, perché si sarebbe dovuto procedere in questo modo:

  • rideterminare i residui attivi e passivi al 31 dicembre 2015, approvati con deliberazione di giunta comunale n. 47/2016, riportando il dato corretto;
  • riapprovare in giunta comunale la relazione contenente lo schema del conto consuntivo con i dati esatti (art. 231 del d.lgs. 267/2000);
  • trasmettere lo schema così approvato al collegio dei Revisori dei conti (che invece hanno espresso il loro parere su dati non esatti);
  • provvedere a depositare il carteggio ai consiglierei comunali (ai sensi dell’art. 227, comma 2, del d.lgs. 267/2000);
  • approvare in consiglio comunale il conto consuntivo 2015 con i dati corretti.

 

Nel bilancio consuntivo 2015 dell’ex giunta Pavone c’è stato quindi un deficit di 2.712.000 euro che l’attuale amministrazione deve ripianare mettendo in vendita un bene importantissimo, il terreno sul lungomare sud. E se l’asta continuerà ad andare deserta bisognerà scegliere fra dichiarare il predissesto o spalmare l’importo sugli anni 2018 e 2019 con evidenti, enormi sacrifici per tutti i cittadini.

La segnalazione alla Corte dei conti e alla Procura della Repubblica (con la sola indicazione dei fatti) è stata inoltrata su consiglio della stessa Corte dei conti, per evitare problemi legati alla omissione di atti di ufficio. Un atto dovuto, dunque.

Infine, ma non certo per ultimo, sull’incapacità di governare, gli unici che sono autorizzati a decidere sono i cittadini; tant’è che alle elezioni del 2016 hanno deciso di mandare a casa la giunta Pavone.

 

PD ROSETO

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