Comunicare…al di là delle parole!

Tratto spesso nei miei articoli, e non solo, il concetto psicologico della comunicazione: ritengo sia il mezzo principe attraverso cui si intrattengono tutte le relazioni sociali e per questo motivo credo debba avere quello spazio necessario affinchè si comprenda la sua grande importanza. Stavolta, però, parlerò della cosiddetta “comunicazione non verbale” o “linguaggio del corpo” a cui, solitamente, nel quotidiano si presta poca attenzione, ma di enorme valore per ciò che realmente ed in modo più diretto “dice” all’altro.

Lo psicologo Paul Watzlawick nel suo libro “La Pragmatica della comunicazione umana” afferma che: “[…] La comunicazione non verbale comprende i movimenti del corpo (cinesica), le posizioni del corpo (prossemica e postura), i gesti, l’espressione del viso, le inflessioni della voce, la sequenza, il ritmo e la cadenza delle stesse parole ed ogni altra espressione non verbale di cui l’organismo sia capace e i segni di comunicazione presenti in ogni contesto in cui ha luogo una interazione”. La significatività di un qualsiasi messaggio tra le persone viene trasmessa in questo modo: attraverso la comunicazione verbale per il 7 % ed attraverso la comunicazione non verbale per il restante 93 %. Questo significa che, a differenza delle parole che vengono prima elaborate dal nostro cervello e sono quindi sotto il nostro controllo, il linguaggio del corpo invece, come reazione degli stati emotivi interni che si provano, è quasi sempre frutto dell’inconscio e dell’istinto e per questo motivo è da considerarsi in buona parte fuori dal nostro controllo. Spesso accade, infatti, che parlando in un colloquio di lavoro, piuttosto che durante un esame universitario, ma anche semplicemente nel dialogare con un amico, il nostro corpo riveli in realtà qualcosa che a parole non si sta dicendo, anzi molto spesso il contrario di ciò che si dice. Il rossore del viso, le direzioni dello sguardo, i diversi movimenti della bocca, il gesticolare delle mani, il tono della voce e le pause, lo spazio e la distanza che si mette tra noi e l’altro, la posizione che assumiamo durante una conversazione: questi sono solo pochissimi esempi, rispetto all’infinito panorama che appartiene al linguaggio del corpo, di ciò che accade all’interno di una comunicazione. Quindi tutto il nostro corpo “parla” di noi e rivela qualcosa…molti di noi spesso si creano una maschera per paura di non essere “accettati”, ma il linguaggio del corpo non si può comandare, “arriva” prima delle parole e, soprattutto, non mente mai!

 

Dott.ssa Michela Staffieri

 

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