PRIMO EFFETTO NEGATIVO DALL’AUMENTO DELLE TARIFFE DELLA GIUNTA DI GIROLAMO: PER LA COLONIA ANZIANI PARTECIPAZIONE AL MINIMO STORICO

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La Giunta Di Girolamo decide di aumentare le tariffe della colonia anziani  di oltre il 50% introducendo l’ISEE  e subito si fa vedere l’effetto negativo. C’è una riduzione di circa 50 anziani nella partecipazione che,  evidentemente,   non si possono permettere  di pagare tariffe così elevate.  “Sono solo 85 gli anziani che andranno  alla colonia 2017 e pensare che il servizio della colonia anziani è stato sempre un  fiore all’occhiello del Comune di Roseto già a partire dai primi anni 80”, sostiene Rosaria Ciancaione, capogruppo di Articolo Uno – Mdp. “Negli anni in cui la crisi si faceva sentire un po’ meno”,  prosegue la capogruppo,  “alla colonia partecipavano tra i 160 e  i 170 anziani e c’è, addirittura, chi rimaneva fuori in alcuni turni molto richiesti come Salsomaggiore o Montecatini ma anche come la  nostra Carmanico”.

12 giorni di cure termali per disturbi dell’apparato respiratorio, per disfunzioni reumatiche o gastrointestinali. Si sa che una  vacanza alle terme è prima di tutto un soggiorno dedicato alla salute e alla rigenerazione del  corpo e della mente all’insegna del benessere. Un benessere che arriva anche per lo stare insieme, per  il condividere belle chiacchierate e   salutari passeggiate,  un momento di socializzazione, di incontro, appunto.

“Non è accettabile che in una scelta di bilancio, per poche migliaia di euro”,  interviene Vittorio Racinelli, vice presidente del centro sociale anziani, “si vada a penalizzare  fortemente un  servizio così importante per il benessere psico-fisico degli anziani”.

Ieri sera in Consiglio Comunale, nell’ambito dei cd. preliminari, la capogruppo Rosaria Ciancaione ha parlato, appunto,  dell’effetto negativo che l’aumento delle tariffe della colonia anziani ha fatto registrare per l’anno 2017.  Un riscontro puntuale dall’esame degli atti  di cui  giornalmente la capogruppo  si occupa per assolvere  il mandato consiliare.

“Purtroppo, questo è solo il primo effetto perverso che la Città fa registrare”, sostiene la capogruppo, “ per  le inopportune scelte di bilancio  compiute dall’amministrazione Comunale quest’anno”. Per non aumentare le tariffe degli anziani (la quota minima  passa  da € 110,00  ad € 160,00).  e i buoni pasto per i bambini della refezione scolastica, che ricordo, hanno subito aumenti che vanno dall’11%  al 56%, prosegue la capogruppo, “sarebbe bastato limitare l’assunzione dei dirigenti ad uno, come prospettato nell’emendamento presentato da tutta la minoranza sul  bilancio 2017.”

Non c’è stato verso di ottenere un ripensamento sulle scelte di bilancio che vanno a colpire, purtroppo, le fasce più deboli e  socialmente più sensibili, come bambini, famiglie ed anziani.

“Scelte”,   intervengono  Ercole Andrietti  e Gianni Rosini di Articolo Uno – Mdp,  “che, come vediamo,  mettono   in grande  difficoltà molte  famiglie già provate fortemente da una crisi che ha portato tante persone a perdere il lavoro. AUMENTI Che, ricordiamo,  COLPISCONO le FAMIGLIE AL DI SOTTO DELLA SOGLIA DI POVERTA’ ASSOLUTA in un   momento che, invece,  richiederebbe una manovra di bilancio del tutto diversa.

“C’è molta confusione”, sostiene la capogruppo,  “lo si vede prestando attenzione agli atti assunti, come anche nel caso della mensa scolastica. Gli aumenti sono stati disposti a partire dal primo aprile 2017, anche questa una  scelta non condivisibile e organizzativamente problematica. Siamo alla fine di maggio e non ci sono ancora i ticket differenziati per fasce ISEE, non risulta che sia stato costituito un ufficio per acquisire la documentazione ISEE, non risulta organizzato un servizio per il controllo presso le mense scolastiche”. I genitori sono disorientati oltre che avviliti da aumenti e appesantimenti vari ma”, conclude Ciancaione,  “c’è ancora la possibilità di rettificare gli atti assunti, per tornare alle  tariffe della mensa applicate nello  scorso anno; su questo l’amministrazione comunale deve riflettere”

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